Parliamo ancora di cloud hosting

mercoledì 6 luglio 2011

Quali sono i vantaggi di ricorrere ad un cloud hosting, il famoso hosting sulla nuvola di cui si parla tanto ultimamente? 
Ne abbiamo individuati essenzialmente tre:


1. Vertical Scaling

Un cloud hosting vi permette di scalare, riducendole o aumentandole, le risorse di cui avete bisogno. Tutto quello che dovete fare è selezionare le risorse desiderate e fornirle al vostro server, a seconda del traffico che c'è sul vostro sito o del momento della giornata (notte/giorno, orari di punta, ecc.)

Un server di tipo cloud vi dà anche la possibilità di aggiungere o rimuovere memoria, potenza e spazio su disco entro un breve lasso di tempo adattandosi, così, perfettamente alle vostre esigenze.

2. Tempi di implementazione

Quando si sottoscrive un servizio di cloud hosting, è molto facile configurarlo in modo da iniziare immediatamente ad utilizzarlo. Tutto quello che dovete fare è selezionare un pacchetto hosting di vostra scelta e il software che vi serve e il server verrà configurato secondo le vostre esigenze entro un brevissimo lasso di tempo.


3. Accessibilità

Questo è il punto principale che differenza un server dedicato e un server di tipo cloud. Col cloud hosting si pagano solo le risorse utilizzate mentre se sottoscriviamo un servizio di hosting dedicato, si pagano tutte le risorse fornite, indipendentemente da quelle realmente utilizzate.

Anche la posta di Sua Maestà passa al cloud hosting

martedì 5 luglio 2011

La notizia è di quelle destinate a fare scalpore e ad attirare ancora di più l'attenzione sul cloud hosting: la Royal Mail, il servizio di posta inglese, ha deciso di sottoscrivere un servizio di  cloud hosting per tagliare i costi, migliorare la flessibilità e partecipare ad "una rapida modernizzazione" del suo modo di lavorare.

L'azienda, che sta lottando per sconfiggere la concorrenza sempre più crsecente, sta cercando di razionalizzare il servizio che offre e ha deciso che un cloud hosting contribuirà a ridurre la spesa del proprio reparto IT.

La notizia è davvero interessante per provare ad ipotizzare l'importanza che ricoprirà il cloud hosting in futuro.

La Royal Mail impiega attualmente circa 175.000 persone e la sua storia risale addirittura al regno di Enrico VIII, 16 ° secolo. Un bel salto per arrivare sulla nuvola!

Quale hosting dedicato scegliere?

lunedì 4 luglio 2011

In questo periodo chi è alla ricerca di un servizio di hosting dedicato si accorgerà che i prezzi non sono così bassi, almeno in Italia. 
Noi ci siamo imbattuti per caso in un hosting provider che ci ha decisamente convinto: ServerPronto.  

La società offre un servizio decisamente di qualità superiore, molte funzionalità e un prezzo incredibile. Non va dimenticato che ServerPronto ha ricevuto diversi premi negli ultimi anni che hanno certificato l'eccellenza del suo servizio.
Eccovi le caratteristiche principali di un hosting dedicato Pronto Server::

   
- viene venduto come il server dedicato più conveniente al mondo
   
- l'uptime garantito è del 99,999%
   
- l'assistenza ai clienti viene garantita 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 

 
In effetti dovete crederci: non abbiamo mai visto server dedicati più economici di questi. Fateci un pensierino!

Capire il cloud hosting

venerdì 1 luglio 2011

Per le aziende e i privati che vogliono poter contare su un hosting affidabile senza, però, rivolgersi agli hosting  VPS o agli hosting dedicati, il cloud hosting offre una valida alternativa sia in termini di servizi offerti che per l'uptime

Il cloud hosting oggi viene offerto solo da un ristretto numero di provider e questo accade a causa del gran numero di risorse che sono necessarie per sviluppare una nuvola (cloud) che possa gestire efficacemente un ambiente di hosting

Vediamo, dunque, di imparare qualcosa di più su questo servizio. 
Tecnologie utilizzate
Le tecnologie utilizzate dai fornitori di server hosting per implementare un ambiente sicuro e affidabile di cloud hosting sono molte. Vediamone qualcuna insieme:

-
Nodi Hosting: perché un servizio di cloud hosting per funzionare, sarà necessario l'uso di più server che eseguano lo stesso software e lo stesso sistema operativo in modo che siano in grado di interagire tra di loro. Si può scegliere di creare un mirroring (l'installazione con la quale tutti i punti di hosting conterranno essenzialmente gli stessi dati e saranno più o meno identici in termini di hardware) o una configurazione distribuita che sarà composta da diversi server progettati per svolgere compiti diversi e servizi di hosting differenti. 

L'utilità dei nodi è quella di contribuire ad evitare che un singolo punto non risulti funzionante e comporti tempi di inattività di uno o più servizi connessi al web hosting account.

- Server storage SAN: tutti i dati ospitati in un ambiente di cloud hosting generalmente vengono immagazzinati su un SAN (Storage Area Network) centrale, una sorta di server di archiviazione che contiene dischi rigidi configurati in modo da ridurre le possibilità di eventuali perdite di dati a causa di crash del server o altro.
Gli hard disk in un SAN sono generalmente configurati in RAID 1 che significa che ogni unità si riflette in un disco identico e si garantisce che ci siano almeno 2 copie di ogni dato ospitato nella nube. I sistemi più sofisticati arrivano ad avere addirittura RAID 5 per assicurare ai clienti un livello di protezione dei dati ancora più elevato

-
Rete interna:  i nodi di hosting comunicano tra loro e qui è dove la rete privata entra in gioco e permette ai singoli nodi di hosting di trasferire dati tra loro. In genere solo un server della rete privata avrà un indirizzo IP pubblico il che significa che l'utilizzo di una rete privata interna è una soluzione molto sicura e redditizia.

Il dominio che voglio registrare è libero?

venerdì 6 maggio 2011


Oggi voglio parlarvi di un servizio utilissimo a chi vuole registrare un nuovo dominio. Si tratta di uno strumento gratuito offerto da DomainTools che funziona in un modo semplicissimo: vi basterà aprire la pagina, inserire il dominio che vi interessa (ad esempio "cnn" o "bbc") e il sistema, in pochi secondi, vi restituirà i risultati della vostra ricerca proponendovi, se esistono, i domini registrati con quel nome e con le estensioni:

. com
.net
.org
.info
.biz
.us

Purtroppo, trattandosi di un servizio americano, manca l'estensione .it ma direi che è già molto utile così per scremare i vostri risultati. O no? :o)

L'hosting dedicato migliore

giovedì 5 maggio 2011


HostReview ha annunciato i vincitori del concorso Web Hosting 5th Annual Awards.
L'ambito premio, composto da otto categorie, si basa sui giudizi della redazione del sito e dei visitatori (più di 5500 partecipanti) che hanno selezionato ed espresso un giudizio sulle aziende che hanno lasciato un segno nel campo dell'hosting nel corso dell'anno precedente.
"Il Web Hosting sta cambiando moltissimo e creando un mercato entusiasmante", ha detto Darren Tabor, CEO di DevStart, Inc. "Siamo lieti di segnalare per tempo le imprese dinamiche che stanno facendo da apripista".
Le categorie di premi ed i rispettivi vincitori sono i seguenti:
• Migliore compagnia di web hosting: SoftLayer Technologies, Inc.
Miglior pacchetto server dedicato: LiquidWeb
• Miglior hosting di tipo managed: NaviSite
• Miglior hosting economico: 1&1 Internet Inc.
• Miglior reseller Hosting: Verio
• Miglior hosting di tipo VPS: ServInt
• Miglior cloud hosting: Amazon S3/EC2
• Miglior hosting secondo i lettori: Verio
migliori hosting dedicati

Backup gratuito su server dedicato

venerdì 29 aprile 2011

Il provider inglese di hosting Bodhost ha annunciato una promozione estremamente interessante sui suoi server dedicati.  
I clienti che sceglieranno un hosting dedicato otterranno in più una soluzione di backup di tipo R1Soft CDP. 

Il servizio di backup è estremamente importante e lo è ancora di più per i clienti che acquistano un hosting dedicato. La preoccupazione più frequente, infatti, riguarda proprio la sicurezza dei dati.
R1Soft è uno dei migliori software dedicati al backup disponibili sul mercato e funziona sia su server Windows che su Linux. R1soft CDP è un sistema estremamente efficace che aggiorna il backup di continuo, fornendo centinaia di punti di ripristino al giorno, anche ogni 5 o 10 minuti. 
In caso di guasto del server, R1soft ripristina tutti i dati e le impostazioni e il server può tornare operativo entro un paio d'ore. Sean Barron, responsabile marketing di Bodhost UK afferma che: "Quasi tutti i clienti che raccolgono informazioni su un server dedicato vogliono anche sapere se siamo in grado di fornire loro una soluzione efficiente di backup e R1soft è una delle soluzioni più affidabili in circolazione".

Guida all'hosting: scegliere il servizio giusto

giovedì 28 aprile 2011

Quando un provider di hosting dedicato vi offre la possibilità di scegliere tra diversi servizi, come ci si può regolare? Quali fattori dovrebbero influenzare la vostra scelta?  

Per cominciare, bisogna valutare di cosa avete bisogno e perché.  
Il "perché" aggiunto in fondo alla frase sta a significare che le esigenze che potrebbero saltar fuori dopo una seria riflessione potrebbero essere in contrasto con quelle originarie plasmate, magari, solo su sensazioni.  
Se, ad esempio, abbiamo un'attività lavorativa e sul nostro server vogliamo ospitare un sito professionale, dovremmo prima capire quali configurazioni sono più efficienti e più adatte per gestire le nostre esigenze.
Attenzione, dunque, al budget che volete allocare per acquistare il vostro hosting e a come verranno utilizzate le risorse che vi saranno messe a disposizione.

Partiamo da un semplicissimo ragionamento sull'uso della banda? Quali sono le nostre esigenze attuali e come pensate possano evolversi in un futuro prossimo?

A titolo di esempio, proviamo a formulare un'ipotesi: siete una società che sviluppa su web con circa 15 dipendenti. Ognuno di questi lavoratori è altamente qualificato e molto abile nell'utilizzo dei computer.
In termini di conoscenza tecnologica, la vostra squadra è al top del settore e il vostro lavoro sta generando profitti interessanti.
Ecco, però, che vi ritrovate davanti a un bivio.
La vostra azienda ha bisogno di espandersi ed è pronta ad accettare un nuovo contratto di un anno che si basa sull'appalto di un servizio. Prendete in consegna un team di 40 nuovi dipendenti e vi trovate dall'oggi al domani a gestire un totale di 55 persone. 
Poniamo che queste 55 persone preparino 10 documenti a testa al giorno di 5000 parole l'uno per un totale di 550 documenti. Questi documenti, ovviamente, verranno pubblicati su di un server che visualizzerà le pagine ai visitatori.  

Proviamo a fare due conti: i visitatori, in totale, potrebbero visualizzare fino a circa 61 milioni di pagine!

Se a questo aggiungiamo che i documenti caricati potrebbero essere ricchi di grafici e di immagini a colori vivaci capite bene che il server sarà sottoposto a un lavoro enorme.  

Quando fate le vostre ipotesi per acquistare un servizio di hosting, dunque, decidete in anticipo quanta banda può servirvi anche in vista di un futuro sviluppo del vostro business. Eviterete costosi upgrade e potrete cogliere le offerte migliori studiate sulle vostre esigenze specifiche.

Guida all'hosting: l'uptime

mercoledì 27 aprile 2011

Se avete già iniziato a guardarvi attorno per cercare un piano di hosting adatto alle vostre esigenze, probabilmente avrete già visto che nell'insieme di garanzie che vengono associate ad ogni pacchetto esiste una percentuale di uptime.  

La maggior parte dei provider offre garanzie di uptime "soddisfatti o rimborsati" che, quindi, potrebbero far pensare che se il vostro sito risiede su un server che, per un motivo o per l'altro, subisce qualche problema, voi sarete rimborsati.  
Purtroppo, però, la definizione esatta di "uptime" non è molto chiara se andiamo a leggere tra le righe delle offerte di alcuni hosting provider.
Ad esempio, un aspetto delle garanzie di uptime che spesso non viene chiarito a sufficienza dai provider è la compensazione esatta che verrà offerta al cliente se la percentuale di uptime garantita dovesse abbassarsi (ad esempio dal 99,99% al 99,95%).

Cos'è l'uptime e a quanto corrisponde il 99%?
Gli hosting provider che offrono garanzie di uptime in genere preparano relazioni accurate degli uptime in un certo periodo di tempo che illustrano quanti minuti il vostro server è rimasto "down".
In questi documenti potrebbe capitarci di vedere valori di uptime superiori al 99%, addirittura un 99,99%.  
Questi piccoli numeri dopo la virgola potrebbero farci pensare ad abili operazioni di un marketing intelligente perché un utente medio di un servizio di hosting non può pensare che numeri così insignificanti possano fare la vera differenza, su base annua, tra un buon servizio di server hosting e un altro non adatto alle nostre esigenze.  

Le società di server hosting utilizzano un'applicazione che verifica periodicamente se il server è in funzione,  sulla base di intervalli di tempo stabiliti. I provider che hanno intervalli di controllo minimi possono effettivamente fornire una garanzia di uptime del 99,99% mentre coloro che hanno tempi di controllo più dilatati non potranno promettervi percentuali così alte.  

Comprendere le diverse definizioni di tempo  

Quando un fornitore di server hosting promette di controllare il server per vedere se è "down" (ovvero se il vostro sito risulta offline) ogni due minuti, cosa significa esattamente? Questa può essere una domanda difficile a cui rispondere, perché ogni fornitore di hosting utilizza un metodo diverso per verificare se il server è down.  
Alcuni provider effettuano semplicemente il ping del server per vedere se risponde, mentre altri effettuano test più approfonditi per assicurare che tutto funzioni effettivamente in modo normale. Ovviamente sarebbe meglio scegliere un fornitore che fa controlli più accurati perché non è onesto garantire una percentuale di uptime se non è possibile eseguire certe applicazioni sul server anche se questo non è giù.

A volte parlare direttamente con il vostro futuro provider di server hosting può aiutare a non fare un acquisto sbagliato. Non dimenticatelo!

Hosting e site builder

martedì 26 aprile 2011

I clienti che acquistano un servizio di hosting per mettere in rete il loro sito ma non hanno le conoscenze tecniche per costruirlo potranno avvalersi di uno dei tanti servizi di "site builder", ovvero di programmi che permettono all'utente di confezionare un sito senza avere nozioni di programmazione su web.

I site builder sono strumenti eccellenti che rendono possibile la creazione di un sito web in un arco di tempo estremamente breve.
Ci sono diversi tipi di programmi per costruire siti web. Esaminiamo insieme i due più comunemente supportati dai fornitori di un servizio di hosting: 


WYSIWYG - WYSIWYG 

La sigla è l'acronimo delle parole inglesi "What you see is what you get", ovvero: "Quello che vedi è quello che ottieni".
Questo programma è estremamente utile per creare siti web partendo da zero utilizzando solo le parti necessarie del codice HTML.  

Drag e Drop 
Molti servizi di hosting offrono un sistema di drag and drop che permette di costruire un sito web in maniera visiva tramite una toolbox che contiene tutto ciò di cui si ha bisogno per costruire il sito da zero.
Questo sistema consente una pulizia del codice e la sua personalizzazione quando necessario.

Hosting: che domande fare se il server è giù?

venerdì 22 aprile 2011

Quando sottoscrivete un contratto con un fornitore di hosting, considerate "normale" qualche minuto di  inattività del vostro sito, anche se stiamo parlando di hosting dedicato.
Se, però, per vostra disgrazia, nel servizio dovessero verificarsi problematiche ricorrenti, è imperativo sapere quali domande fare e quando cambiare, eventualmente, fornitore in quanto non vi è alcun modo per tornare indietro nel tempo e ritrovare i visitatori perduti a causa dell'inattività del sito.

Le domande da fare all'hosting provider
Per valutare la situazione, potrete fare al vostro provider le seguenti domande:

1) A cosa è dovuto il "down" del server?
Determinare la causa del downtime è estremamente importante, soprattutto quando si protrae per più di un paio di minuti. E 'una buona abitudine chiamare subito il vostro provider per indagare immediatamente la causa dell'inattività del server e spingere affinché venga risolta. 
La causa più probabile è la manutenzione dei server ma se i tempi di inattività si prolungano possono esserci problemi più gravi come il server bloccato o problemi di sicurezza.  

Quanto durerà il tempo di inattività?
La durata del "down" del server è un altro fattore importante da considerare, soprattutto se si possiede un sito di eCommerce che genera un profitto basato sul numero di visitatori giornalieri. 

Lunghe sessioni di server inattivo senza una spiegazione e / o previsioni false relativamente all'uptime sono inaccettabili e un segno sicuro dell'inaffidabilità dell'hosting.

Riceverò uno sconto?
Se i tempi di inattività si protraggono e c'èil sospetto che a causa di questo possiate aver perso una vendita o un qualche tipo di entrata, dovreste provare a informarvi relativamente a possibili risarcimenti in forma di sconti o di servizi gratuiti.  
Se la società di hosting si rifiuta di offrire una compensazione per i tempi di inattività, potrebbe essere il momento di prendere in considerazione un'altra società più seria e più attenta ai suoi clienti. 

Hosting per web designer

giovedì 21 aprile 2011

I web designer sono professionisti che lavorano su diversi progetti web dedicati a vari clienti. Lo scopo è quello di progettare un buon sito web capace di soddisfare le esigenze dei singoli clienti e, spesso, anche quello di trovare poi un buon servizio di hosting capace di ospitarlo senza andare a danneggiare la sua resa in rete.
Se uno sviluppatore web vuole davvero iniziare a fornire anche un servizio di hosting, può optare per un pacchetto di hosting reseller da parte di un fornitore affidabile di hosting.  

Tutti i fornitori di hosting offrono piani hosting reseller sia per Windows che basati su Linux. E', quindi  possibile fornire servizi di hosting basati su una delle due piattaforme a seconda della richiesta del cliente.
Il titolare di un conto reseller ha un pannello di controllo principale tramite cui può creare più account per diversi utenti. Tutti i nuovi account creati avranno i loro pannelli di controllo separati. Ogni utente, quindi, sarà in grado di gestire facilmente il proprio account individuale.

Il pannello di controllo principale, poi, permetterà al web designer di gestire tutti gli account facilmente. Questi, infatti, avrà la possibilità di creare un nuovo account, di sospendere un account attivo, o di aumentare / diminuire le risorse a disposizione di un cliente.
Molti fornitori di hosting forniscono un supporto tecnico 24ore su 24 e 7 giorni su 7 anche per l'utente finale e questa opzione può aggiungere molto alla tua attività di reseller. 

Per iniziare la propria attività di hosting reseller basta assicurarsi, dunque, di scegliere piani di hosting economici ma hosting provider affidabili in modo da far prosperare il vostro business.

In India i domini XXX verranno bannati

mercoledì 20 aprile 2011

L'India ha annunciato che il dominio xxx sarà bloccato in tutto il Paese. Questa è la prima voce di censura che si leva ma lascia presagire che ci saranno molti altri Paesi che non permetteranno ai loro utenti di raggiungere alcune estensioni di domini.

The Economic Times riporta che l'India sta bloccando tutti i domini XXX, a causa delle leggi vigenti nel Paese, con una dichiarazione che spiega: "L'India insieme a molti altri Paesi del Medio Oriente si sono sempre opposti alla concessione del dominio. Ora siamo costretti a bloccarlo in quanto va contro le leggi indiane".

Sebbene la distribuzione di pornografia in India sia illegale, si può comunque visualizzare materiale porno, dunque desta molto stupore che il governo indiano sita prendendo questa posizione.

Questa censura era quello che preoccupava gli addetti del settore adulti perché le versioni .xxx del nome dei tanti siti web che si occupano di porno, potrebbe essere facilmente bloccato in molti Paesi.

L'ICANN ha approvato di recente l'estensione .xxx per i domini di primo livello che offrono contenuti per adulti.

Quando fare il downgrade da un hosting dedicato

martedì 19 aprile 2011


Sopravvalutare i requisiti del nostro sito è un problema molto comune quando si tratta di scegliere un servizio di hosting. Da webmaster tendiamo, spesso, a volere più di quello di cui abbiamo bisogno per una buona resa del sito in rete.
Anche se è ammirevole (e spesso consigliabile) programmare la nostra necessità di risorse per eccesso e dare per scontato che avrete bisogno di un piano di hosting tra i più cari, non è saggio pagare per le risorse del server che non state utilizzando.
Gli hosting dedicati sono, forse, i maggiori "colpevoli" in questo caso. La maggior parte delle persone che hanno un piano di hosting dedicato, infatti, non utilizza più della metà delle risorse a sua disposizione e, quindi, spreca una gran quantità di soldi ogni mese.  

Forse, dunque, è opportuno fare alcuni ragionamenti per vedere se è il caso di fare un downgrade per passare ad un hosting condiviso. Le informazioni che troverete qui di seguito vi aiuteranno a capire se è il momento di pensare a un downgrade o ad alcune alterantive, sempre di hosting dedicato, più adatte a voi.
Surplus di risorse
Se vi accorgete di avere un surplus costante di risorse server ogni mese e il traffico del vostro sito non è in rapido aumento, allora può essere il momento di considerare un downgrade.  
È possibile controllare la quantità di risorse del server che il vostro account stae consumando nella sezione principale del vostro pannello di controllo di hosting.  Questa è una regola da seguire assolutamente se, ad esempio, vi accorgete che state consumando meno del 50% delle risorse che vi offre il vostro piano.
Decidere per un downgrade
  Dopo aver deciso di fare un downgrade del vostro hosting, potreste trovare difficile selezionare un nuovo piano perché tutto vi sembrerà scadente in confronto a ciò che già avete. Non affidatevi alle sensazioni e cercate qualcosa che vi offra almeno il 30% in più di risorse rispetto a quelle che utilizzate attualmente. Agendo in questo modo, avrete abbastanza spazio per espandervi ma riuscirete, nel contempo, a prevenire sprechi di denaro e di energia.  

Se non volete allontanarvi troppo dalla filosofia dell'hosting dedicato, pensate a piani che prevedano l'utilizzo di un VPS (Virtual Private Server), quanto di più simile esista ad un server dedicato in quanto consiste in un mix tra hosting condiviso e hosting dedicato.
Avete pensato al Cloud Computing?
Se dalla vostra esperienza avete notato che un programma strutturato di pagamenti mensili o annuali non fa per voi e volete provare qualcosa di più flessibile, potete iniziare a prendere in considerazione il cloud hosting. Il cloud hosting è basato sul concetto di cloud computing e raggruppa una rete di server per offrirvi espandibilità illimitata e immediata e accesso ad una scalabilità del piano scelto, portandovi a pagare solo per le risorse utilizzate ogni mese.  

Questo potrebbe aiutarvi ad abbattere il lavoro di programmazione delle risorse facendovi risparmiare tempo e denaro e assicurandovi di avere sempre l'accesso alle risorse del server di cui avrete bisogno.

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